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DUE GRANDI COMUNICATORI:
L'ARTISTA E IL COMUNICATORE TV

“L’espressione della bellezza e la formulazione della verità”

Nel grande convento dei Cappuccini di Via Veneto a Roma sono vissuti a lungo, vicini anche di cella, due grandi amici e due grandi comunicatori, Ugolino da Belluno (Silvio Alessandri) nel segno dell’arte e Mariano da Torino (Paolo Roasenda) nel segno della TV.
Insieme nello stesso convento dal 1945 al 1972, quando Mariano da Torino è venuto a mancare. Una interazione e una collaborazione a tutti i livelli nella vita quotidiana di una comunità che condivide l’abitazione, il cibo, la preghiera, la spiritualità, la cultura e gli affetti, la salute e la malattia, il lavoro e il riposo e, soprattutto, la tensione verso un ideale di perfezione, nello spirito di Francesco d’Assisi.
In occasione dell’introduzione della Causa per la beatificazione e canonizzazione di Mariano da Torino, Ugolino da Belluno ebbe a testimoniare che “Nei 17 anni di attività di Mariano da Torino. alla Tv ci siamo vicendevolmente aiutati; io ho cercato di aiutarlo a trovare le immagini e lui, da parte sua, mi aiutava ad esprimere visivamente la verità nei temi e soggetti della pittura. Per “S. Emerenziana” (mosaico del 1967-68) parlai lungamente con lui per presentare il soggetto che non era la Santa, bensì una visione cristocentrica della Chiesa appena uscita dal Concilio in cui era raffigurata anche la Santa”.


Padre Mariano da Torino e Padre Ugolino da Belluno

Mariano da Torino è stato il primo “predicatore” Televisivo in Italia fin dall’inizio delle trasmissioni a livello nazionale nel 1954. Inventò e perfezionò continuamente le sue seguitissime “conversazioni” televisive fino al 1972. Creando dal nulla le sue tre rubriche La Posta di Padre Mariano, In famiglia, Chi è Gesù.

Ugolino da Belluno si è formato ed è cresciuto con lui collaborando attivamente alle sue trasmissioni e ricevendone incoraggiamento, consigli e apprezzamento sia sul piano dell’arte sia su quello dello spirito. “Ricordo – mi scriveva P. Ugolino nel 1986 che verso il ‘45/’46, allorquando ambedue attendevamo agli studi, avevamo un grande impegno a formarci e ad apprendere con un’applicazione continua, entusiastica e convinta. […] Egli mi è stato sempre di stimolo a fare le cose sul serio, a impegnarmi con tutte le mie forze per ottenere ciò che desideravo (la maturazione)”. Affermò anche che Padre Mariano “mi ha fatto capire che dovevo fare tutto sul serio e da uomo, arte e vocazione, vocazione artistica e sacerdotale, il suo esempio mi ha trascinato, il suo impegno è stato contagioso; nei 17 anni di della sua attività televisiva, ci siamo vicendevolmente aiutati; io ho cercato di aiutarlo a trovare le immagini e lui, da parte sua, mi aiutava ad esprimere visivamente la verità nei temi e soggetti della pittura”.

Egli stesso confessa che scelse P. Mariano da Torino, ”come Padre spirituale per il senso di pace che la sua saldezza interiore sapeva infondere. Uno dei consigli più frequenti che mi dava era “semplificare”, di liberarmi di tutte le zavorre o pesi che rallentano il cammino verso la perfezione. E quello che trovavo sorprendente era il fatto che quella direttiva collimava con il principio stesso del mio fare e raffigurare in pittura”.
Il suo Padre spirituale, parlando con lui della sua arte commentava: “le leggi concernenti l’effusione della bontà, l’espressione della bellezza e la formulazione della verità sono sempre le stesse, perché hanno la loro fonte e la loro unità in Dio”. Un’amicizia fraterna così lunga e così vicina, ha permesso di conoscersi e di collaborare, sia sul piano delle cose materiali che dello spirito.
La mia stanza – ha testimoniato Ugolino - era adiacente alla sua e il mio studio era proprio din-nanzi alla sua, quindi quando lui aveva bisogno di immagini, veniva da me, e quando io avevo bisogno di consultarlo per ragioni teologiche, storiche o bibliche, andavo da lui”.

Per me – conclude P. Ugolino - è stata una vera luce Padre Mariano. Un carissimo fratello. Aveva per me, come per tutti del resto, una vera tenerezza fraterna, una comprensione enorme, a parte che era anche il mio padre spirituale; ma sapeva venirmi incontro, sapeva comprendere tutte le istanze e tutti i desideri, diciamo, intenzioni, i miei slanci di quel momento e le mie acerbità, i miei momenti di dubbio, come anche sapeva rinsaldare quelle che erano le mie certezze. Per me è stato una guida formidabile. Se non era per lui, forse non sarei mai giunto ad una maturazione”.

Se è vero che “Il cappuccino pittore Ugolino da Belluno, senza dubbio è uno degli artisti che hanno saputo conciliare esigenze di decoratore di chiese, che l’hanno posto ai vertici dell’arte di soggetto religioso per la sua modernità di concezione espressiva, tecnica e linguistica”, come afferma il critico d’arte Giorgio Di Genova, lo si deve, almeno in parte, all’incontro tra due personalità così tese verso l’ideale della perfezione, pur nella profonda diversità delle caratteristiche del loro essere e del loro agire.
P.Ugolino da Belluno, Maternità, immagine che faceva da sfondo alle conversazioni Tv di P.Mariano



 


Un giudizio di P. Mariano sull’arte di P. Ugolino: Non sono critico d’arte, ma sono ammiratore ed amico del P. Ugolino e mi vado sempre più convincendo che il vero segreto dell’autenticità della sua arte ( pittura, vetrate, mosaici, graffiti, sculture) è – a parte la sua preparazione di studi quanto mai seria, il suo profondo rispetto per la vera arte del passato e la nuova sensibilità moderna, la sua instancabile laboriosità e la sua perenne insoddisfazione – la sua esemplare sincerità con se stesso che lo rende incapace di eseguire un lavoro su misura di ordinazione precisa, e gli ordina invece di maturare, anche a lungo e in silenzio il suo pensiero, il suo tormento interiore, per esprimere sempre e solo se stesso. Arte questa che è capace di darci opere non effimere né caduche, ma perenni, valide che fanno intravedere qualche cosa della Bellezza Eterna, che è il vero compito di “Sora nostra Arte”.


Nota Per saperne di più vedi La Posta di Padre Mariano, n. 1, 1987, pp. 2-11 e n.2,1987, pp. 9-13.
Mariano da Torino, Opere complete, vol. VIII, Arte sacra moderna, 285-287.
 http://www.padremarianodatorino.com/biografia/


                                                                                                                                        Rinaldo Cordovani 2015